mercoledì 10 marzo 2010

Un mese al semaforo


Per ragioni di lavoro e familiari sono costretto ad attraversare a piedi l'incrocio tra via Satrico e via Acaia parecchie volte al giorno. L'attesa del verde dura in media un minuto (qualche volta passi subito, qualche volta aspetti tanto). Ho calcolato che in una settimana devo fermarmi al semaforo almeno trenta volte. Sono trenta minuti. In un anno (per comodità diciamo in 50 settimane) sono 1500 minuti. Dal 1985 ad oggi 37500, cioè 625 ore. Più di 26 giorni. E' come se avessi trascorso, in questo scorcio della mia vita, quasi un mese intero, notti comprese,fermo al semaforo. In quell'incrocio la priorità nel passaggio va a chi percorre l'asse via Acaia-via Britannia-via Magna Grecia da quando è stato completato il viadotto di via Cilicia. Forse la peggiore eredità dell'ultima Giunta Vetere e del suo assessore al traffico, Giulio Bencini. La "Tangenziale" si è manifestata come una seconda ferita nel corpo dell'Appio Latino, parallela a quella del vallo ferroviario della Roma Pisa. Consoliamoci, però: il progetto originario prevedeva il passaggio di una vera e propria autostrada urbana, con tanto di guard rail.

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