sabato 13 marzo 2010

Un decreto per Salvatore



Nel nostro quartiere molti conoscono la Gelateria di via Macedonia 62, gestita da Salvatore Diaferio.
Fermarsi per un gelato o una granita è una piacevole abitudine, soprattutto nei mesi più caldi, magari tornando da una passeggiata nel vicino Parco della Caffarella.
Stamattina, però, un luogo dedicato alle piacevolezze, si è trasformato nella scena di un dramma. Per un maledetto disguido tra banca, Sorgenia (intestataria del contratto) e il gestore della linea elettrica ACEA, quest'ultima ha deciso di interrompere l'erogazione della corrente al negozio di Diaferio, anche se la prova dei pagamenti era stata invia per fax.
Potete immaginare cosa è successo: in una gelateria senza frigoriferi funzionanti si deve gettare quasi tutto.
Disperato, Diaferio ha perso la testa: munito di una tanica di benzina, si è chiuso nella sua bottega, minacciando di dar fuoco al locale.

Sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco e le forze dell'ordine e, dopo un po', Diaferio è stato convinto a desistere dai suoi propositi.
Ora è più sereno, sta contando i danni e si prepara a far valere i suoi diritti.
Un altro caso di un cittadino, di un onesto lavoratore punito per qualche giorno di ritardo, forse neanche imputabile a lui. Nessun "decreto interpretativo" è intervenuto in suo favore.

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