giovedì 29 aprile 2010

Pup o No Pup?



Tra i blog che si occupano dei problemi di Roma è scoppiata la guerra del Pup.
Siti animati da persone che da anni combattono contro il degrado e per una maggiore vivibilità della Capitale si trovano l'un contro l'altro armati sul tema del piano Urbano Parcheggi.
Casus belli l'Assemblea, tenuta il 24 aprile presso il Teatro Colosseo, organizzata dal neonato Coordinamento Comitati NO PUP , che già aveva prodotto un manifesto alla base della manifestazione, da associazioni ambientaliste e da vari comitati, fra cui, per quanto riguarda l'Appio Latino, il Comitato San Giovanni, il Comitato Piazza Re di Roma, il Comitato Porta Asinaria e una rappresentanza di residenti di Piazza Tuscolo.
Le domande al centro della riunione erano: il Pup, una soluzione efficace all’emergenza traffico della Capitale? Quali rischi per gli edifici e quali tutele per gli abitanti? Bene Pubblico o profitto privato?
Negative, ovviamente, le risposte dei convenuti che hanno deciso due "iniziative: la preparazione di un “Libro bianco sui parcheggi interrati a Roma”, promossa dal Coordinamento Comitati NO PUP e da Legambiente Lazio, e la convocazione degli “Stati generali della città” a settembre, lanciata dalla Rete Romana di Mutuo Soccorso, per ricostruire insieme ai Comitati di cittadini una diversa idea di città, dove il problema dei parcheggi sia inserito in una riflessione più generale sul sistema della mobilità metropolitana".
Il fronte del sì ha risposto con il varo di un nuovo sito, propuproma.com, che così ha risposto ad alcuni dei punti evidenziati dal comunicato di indizione dell'assemblea del 24:
"1. Altri parcheggi hanno fatto dei danni ai palazzi, dunque anche i prossimi che verranno costruiti faranno danni.
(l'affermazione in questione si commenta da se ed è, tecnicamente, puro terrorismo)

2. E' difficile dialogare, in caso di danni, con le ditte che giuridicamente sono quasi sempre delle SRL con poche migliaia di euro di capitale sociale
(e qui i comitati hanno ragione, all'estero i parcheggi sono costruiti dalle multinazionali delle costruzioni, in Italia questo purtroppo non succede; certo non è un buon motivo per non fare parcheggi, ma è un problema reale. Di sistema)

3. Costruire parcheggi non serve perché dove sono stati già ultimati vi sono i grandi cartelli con "vendesi ultimi box" e sotto agli stessi file di auto in sosta vietata e in quarta fila
(verissimo, ma allora le riunioni e i comitati andrebbero fatti contro la sosta selvaggia, per un arredo urbano che la impedisca e contro la pigrizia dei vigili urbani, non certo contro chi fa parcheggi)

4. I parcheggi del piano PUP non sono pianificati, sono spruzzati a caso sul territorio comunale
(vero anche questo, ma la fame di sosta regolare è talmente, anch'essa, spruzzata sul territorio comunale in maniera omogenea e uniforme -non v'è a Roma una sola area, pure piccola, libera dalla piaga della sosta abusiva- che anche costruire parking interrati realmente a caso sarebbe comunque un'opera di bene per l'ecosistema urbano)"

Seguiremo la questione.
Una prima riflessione, però, vogliamo farla: sarebbe il caso, fino a prova contraria, di pensare in buona fede gli interlocutori. Accusare i fautori del Pup di appoggiare gli interessi dei costruttori o denigrare il fronte del no come l'aggregazione di quelli che "a maghina 'a metto 'ndo me pare" non sembra giusto, ripeto fino a prova contraria, rispetto a persone ed associazioni che sembrano tutte impegnate contro il degrado e per il miglioramento della vita nella città.
E sembra anche che tutti concordino sul problema principale, e cioè l'insosteniblità del sempre più intenso traffico veicolare privato.
Si tratta quindi di scegliere la strada migliore, che potrebbe tenere conto, totalmente o parzialmente, dell'attuale Pup, ma che deve obbligatoriamente passare per una drastica diminuzione del parco veicoli circolanti.
Ed ora una domanda.
Abbiamo già dato conto del cantiere di via Siria, che è in piena attività.
Un sito importante, per quasi 300 posti auto. Nel frattempo sono stati chiusi almeno 2 garage in zona (via Mesopotamia, via Lidia), trasformati in box privati con una perdita di decine di posti. Non è scontato che i box verranno tutti venduti e che saranno utilizzati per ricovero auto e non per altri fini. Se questo avverrà in altri garage della zona c'è il rischio che disagi e soldi spesi per via Siria diventino inutili. Invece di finanziare queste riconversioni non sarebbe meglio agevolare il mantenimento delle attuali autorimesse, o, eresia!, di acquisirle al patrimonio pubblico?
Dal sito del Comune (ordinanza del Sindaco-Commissario delegato del 27 novembre 2008) ecco lo stato dell'arte nell'Appio Latino. Il numero dopo l'indirzzo è quello dei posti auto previsti:
INTERVENTI PRIORITARI
30 B1.4-021 Mercato Via Magna Grecia 67
31 B1.4-100 Via Albalonga 227
INTERVENTI CON PROCEDURE AVVIATE O CON OPERE IN CORSO DI REALIZZAZIONE
82 B1.1-057 Via Imera 107
84 B1.4-020 Via Siria (Autoparco) 288
85 B1.4-099 P.zza Tuscolo/Via Soana 209
87 B1.4-104 L.go Tacchi Venturi 113
92 B2.4-002 Viale Cesare Baronio (variante in corso d'opera) 133
INTERVENTI SU SUOLO PRIVATO
11 B1.1-035 SS. Nome di Maria 60
16 B1.4-097 Via dei Cessati Spiriti (Art.6) 258
INTERVENTI ESPUNTI DAL PIANO
B1.4-098 Campo Romulea 282

Primo risultato ?


In uno dei nostri primi post avevamo lamentato le attese infinite al semaforo posto all'incrocio tra via Satrico e via Acaia.
Bene. Sembra che da qualche giorno il semaforo sia stato tarato in modo più equo per chi percorre via Satrico. Circa 40 secondi di verde contro il doppio per chi è su via Acaia (considerata prioritaria).
Non sappiamo se qualche autorità abbia dato ascolto alla nostra lagnanza. Se prendessimo esempio da un "noto" esponente politico della zona, uso attibuirsi il merito di un po' tutte le novità (a proposito: è uscito il nuovo numero di Campidoglio news, ne riparleremo) dovremmo esclamare: "Noi otteniamo il primo risultato"

mercoledì 28 aprile 2010

L'estinzione delle zebre

Non vogliamo trattare problemi seguiti dal WWF.
Parliamo, invece, della progressiva, costante, inesorabile cancellazione delle strisce pedonali nel nostro quartiere.
Aumento del traffico, uso di vernici di scarsa qualità e soprattutto rarefazione della manutenzione sono le cause della perdita di visibilità degli attraversamenti pedonali.
Per provare come questo problema si sia acuito negli ultimi due anni abbiamo messo a confronto foto scattate in questi giorni con le immagini di Google Street View che risalgono al 2008.
Le zebre eliminate, più o meno integralmente, sono in via Gallia, di fronte alla chiesa della Natività; piazza Zama, tra il capolinea Atac e l'angolo con via Satrico; via Davila, angolo via Botero, a lato del commissariato di polizia: tutti attraversamenti cruciali.
Dobbiamo comunque dare atto che c'è qualche esempio positivo, nell'Appio Latino: nel mese scorso, immediatamente dopo il rifacimento del manto stradale, sono state ritinteggiate tutte le segnaletiche orizzontali di via Macedonia.



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domenica 25 aprile 2010

25 aprile: manifesto del nono municipio


Lodevole iniziativa da parte del nono municipio, con l'affissione di un manifesto che commemora la festa della liberazione dal nazifascismo e propone nuove parole d'ordine per rendere attuale il senso della giornata.
Per fortuna, almeno nelle nostre strade, non abbiamo visto inquietanti ritratti affissi in altri quartieri anche grazie al sequestro, da parte della polizia, di 4 mila cartelloni. Sono state denunciate 17 persone (tra loro un militante di Forza Nuova) con l'accusa di apologia del fascismo.

lunedì 19 aprile 2010

Piazza Epiro


Dopo l'effettuazione dei lavori per il nuovo mercato di Piazza Epiro, con la creazione di parcheggi interrati, la carreggiata stradale, soprattutto nel lato di percorrenza in direzione di via Licia, si è deteriorata molto rapidamente, con la presenza di avvallamenti e buche. Dopo mesi di proteste sono iniziati i lavori di ripristino.
Per molti residenti della zona il problema deriva dai materiali utilizzati per sostenere le volte dei parcheggi, validi per il plateatico del mercato, ma non per la carreggiata stradale, oltretutto continuamente attraversata da camion e autobus.
I lavori sono stati affidati alla ditta Inprogest SpA, del gruppo Abbondanza, la stessa che ha realizzato mercato e box sotterranei. Questa committenza fa parte di una "penale" contrattuale o sono lavori pagati extra?
La buona notizia viene, invece, dalla approvazione della graduatoria degli operatori commerciali ed artigianali ammessi al "contributo per il riconoscimento del disagio economico causato dalla presenza di cantieri di opere pubbliche" ai sensi di una delibera della giunta Veltroni.
Si tratta di benefici economici concessi a fronte del danno derivante dal prolungarsi dei lavori di cantieri in nove municipi.
La maggior parte dei risarcimenti andranno nel II e IX Municipio, soprattutto a favore di chi è stato penalizzato dai lavori della metropolitana B1 e C, e dai cantieri del Piano Urbano Parcheggi.
In graduatoria anche alcuni operatori del mercato di Piazza Epiro.
La determinazione dirigenziale reca in allegato i nomi e i punteggi degli ammessi e degli esclusi.

venerdì 16 aprile 2010

Cartellopoli: Via Soana




Continua, sacrosanta, martellante, la campagna del blog Cartellopoli contro la proliferazione indiscriminata delle affissioni, causa di degrado dell'arredo urbano e di rischi per la circolazione.
Oggi è comparso un post di segnalazione di un abuso compiuto a via Soana.
Ecco la didascalia originale:
"Via Soana. Tra Piazza Tuscolo e Piazza Re di Roma. Zona signorile, come si diceva una volta. Zona cartellonara, oggi. Un prima e dopo per gradire: ieri i lavori di riqualificazione dei marciapiedi, oggi, sui marciapiedi riqualificati, due bei cartelloni, di cui un magniloquente 4x3 Esotas. Naturalmente tutto illegale, tutto illecito, tutto abusivo, tutto contrarissimo al Codice della Strada. Ole'".

Romano, romanista e leggo "Il Romanista"


Nell'ambiente giornalistico è consuetudine rallegrarsi della comparsa o del rilancio di nuove testate nel panorama editoriale. Nuove voci allargano le possibilità di scelta del lettore e arricchiscono il confronto e la discussione.
Nel caso del nuovo "Romanista" c'è qualcosa di più: un direttore, Carmine Fotia, ottimo professionista, sempre attento alla vita della nostra città; una nuova linea editoriale (l'unico quotidiano al mondo incentrato su una squadra di calcio ne è, finalmente, vero supporter); nuova grafica e impaginazione; e, dulcis in fundo, nuovo prezzo, più basso.
Ma la nostra soddisfazione è ancora più grande perché il nuovo Romanista, come si è detto nella conferenza stampa di presentazione, racconterà "anche la cronaca quotidiana della città, mettendo a fuoco ogni singolo quartiere della Capitale".
Speriamo quindi di poter usufruire di un altro canale di informazione su Roma e sull'Appio Latino.
Agli amici del Romanista: "in bocca alla lupa".

giovedì 15 aprile 2010

Minacce contro il Parco


In un precedente post abbiamo dato conto dei lavori in corso per la manutenzione e il miglioramento della fruibilità del Parco dell'Appia Antica.
Dal sito dell'Ente regionale apprendiamo che direzione e dipendenti del parco sono stati minacciati a causa di questi interventi.
La nota informa che: "dato il contenuto penalmente rilevante delle lettere ricevute, esse sono state immediatamente trasmesse all'Autorità Giudiziaria per le indagini e i provvedimenti conseguenti".
La Torre dell'Angelo ha appreso che si tratta di tre lettere anonime indirizzate alla Direzione dell' Ente, contenenti affermazioni ingiuriose e intimidatorie, scritte nel corso degli ultimi due mesi, prima e dopo l'inizio dei lavori.
Nella nota il Direttore del Parco, la dott.ssa Alma Rossi, ribadisce "che ogni tipo di intervento e provvedimento messo in essere deriva da atti scrupolosamente programmati e concertati nel tempo con le istituzioni e con le libere organizzazioni di cittadini con le quali il Parco quotidianamente si consulta".
Esprimiamo la nostra totale solidarietà alle persone minacciate e riteniamo la loro azione meritoria: chi lavora per il miglioramento di un bene comune non deve essere ostacolato da interessi privati di pochi.

Gea, la farfalla della biodiversità


Si è svolta oggi, presso la sede dell'Ente Parco dell'Appia antica, la conferenza stampa di presentazione della campagna PrimaveraBio 2010, indetta dall'AIAB, Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica, durante la quale gli agricoltori e gli allevatori biologici apriranno le porte delle proprie aziende ai cittadini per far conoscere la loro attività.
Il tema di quest’anno sarà: la fiducia del consumatore verso il biologico.
"Scegliere il biologico rappresenta per i consumatori un modo importante per contribuire alla difesa della biodiversità animale e vegetale."

Alla Conferenza Stampa, moderata da Isabella Mezza, giornalista del Tg3, sono intervenuti: Andrea Ferrante (Presidente Aiab), Vittorio Cogliati Dezza (Presidente Legambiente), Antonio Carbone (Presidente Alpa), Giampiero Sammuri (Presidente Federparchi), Vittorio Leproux (Ctm Altromercato).
Nell'incontro è stata presentata Gea – la Farfalla della Biodiversità, che sarà messa in vendita nel corso delle manifestazioni della campagna (il ricavato sarà devoluto per finanziare la ricerca in Agricoltura Biologica). Nelle ali di Gea – una farfalla in cartoncino ecologico - sono custoditi i semi del Giardino delle Farfalle tascabile. Una volta coltivati sul davanzale di casa o sul terrazzo, daranno vita a splendidi fiori che con il loro nettare attireranno e nutriranno le farfalle, salvaguardando la biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema urbano.

lunedì 12 aprile 2010

Archistar


Il titolo del convegno era allettante, "Roma 2010-2020. Nuovi modelli di trasformazione urbana", prestigiosi i partecipanti, impegnativo il percorso nel quale era stato inserito:"Per la prima volta nella storia recente della nostra Città, l’Amministrazione comunale intende dotare Roma di un Piano Strategico di Sviluppo. Per raggiungere un obiettivo così impegnativo, seguendo l’esempio di altre città, l’Amministrazione ha voluto attivare un ampio processo di partecipazione che è stato definito “Progetto Millennium”.

Il Progetto Millennium si articola in una serie di conferenze tematiche e specialistiche che porteranno, prima dell’estate, alla convocazione degli Stati Generali della Città, per un confronto approfondito con tutte le componenti della società civile. Tutto il progetto sarà accompagnato da una consultazione aperta ad ogni cittadino, attraverso assemblee popolari e forum sulla Rete, e dovrà ovviamente concludersi con un dibattito ed un voto finale in Consiglio comunale.
Tra questi appuntamenti assume particolare importanza la Conferenza urbanistica della Città, che viene preceduta da questo Workshop attraverso cui si vuole mettere a confronto il punto di vista di alcuni dei più importanti architetti, urbanisti
e sociologi dello scenario internazionale".

Al termine della due giorni si può dire che l'evento è servito ad Alemanno per essere accolto nel salotto buono degli archistar, concordare l'abbattimento di qualche muretto e sotterrare l'ascia di guerra brandita nei lunghi anni di opposizione.
Pochi progetti, nessuno nuovo: molta farina del sacco di Veltroni, con nuove etichette
Poco e già sentito anche per l'Appio Latino: positivo l'eventuale riutilizzo della caserma di Piazza Zama, il "tombamento" del vallo ferroviario, negativa l'evocazione di passi e sottopassi nel territorio del Parco dell'Appia antica. Attenzione, però, qualcosa di nuovo forse c'è.
Così Repubblica riporta il pensiero del Sindaco:
"Bisogna dare più spazio a uffici e ministeri che esistono e che sono addensati caoticamente nel centro storico: non si può pensare di prenderli e portarli in periferia ma si possono decentrare nella città storica", ha detto Alemanno, spiegando che il concetto di 'città storica' è riferito a tutta l'area che circonda il centro storico in senso stretto, comprendendo quartieri come Appio, Nomentano, Garbatella, Eur".
Ecco fatto: dopo decenni di sostanziale indifferenza rispetto ai problemi dei quartieri intermedi, da parte di tutti, media compresi, indifferenza ribadita dallo stesso impianto del convegno (che ha dedicato il primo giorno alla "città storica", il secondo alle periferie) scopriamo di essere stati annessi al "centro".
Ovviamente in un ottica di peggioramento dei problemi: la Roma entro le mura sempre più trasformata in un parco a tema per turisti in pullman e le funzioni direzionali spostate a casaccio, chissà come e dove. Dove reperire aree e cubature? E a che punto può arrivare il traffico che già massacra questi quartieri?
Con scelte come quella evocata dal Sindaco si accentuerebbe lo spostamento della popolazione romana verso l'esterno, andando a cozzare contro la "forte determinazione" di non urbanizzare ulteriormente l'Agro Romano. La destra conta di risolvere l'enigma con una parola magica, la densificazione. In parole povere aumentare la densità di popolazione sul territorio dei quartieri semicentrali e delle periferie. Si parla anche di grattacieli!
E' grave che non si tenga conto delle più aggiornate previsioni demografiche: neanche un anno fa il Centro Ricerca su Roma dell´Università La Sapienza calcolava per il 2020 una sostanziale stabilità della popolazione.
Ma chi poteva dirlo in quel consesso? E' stata proprio una bella prova di apertura ai cittadini: non sono stati, infatti, invitati i Presidenti dei municipi, tantomeno la rete di associazioni e comitati di quartiere (nella quale, va detto, non c'é neanche una struttura in rappresentanza dell'Appio Latino, e non certo per colpa delle altre realtà).

A chi la ZTL? A noi.


Riportiamo integralmente il comunicato emesso dal Comune di Roma in data 6 aprile:
"Giovedì 1 aprile ha debuttato la Zona a traffico limitato notturna "Porta Ardeatina", compresa tra viale di Porta Ardeatina e via Guerrieri. A stabilirlo la Giunta Comunale.
La “Ztl Porta Ardeatina”, al momento sperimentale, sarà in vigore sino a settembre tutti i giorni della settimana, dalle 23 alle 6, con presidio dei Vigili.
Il provvedimento, spiega il Campidoglio, è stato deciso per tutelare la tranquillità dei residenti della zona, assediati durante la notte da traffico e rumori."
Né il sito del Comune, né quello dell'ATAC riportano cartine della nuova Ztl.
La deliberazione della Giunta comunale premette "che tale richiesta discende da istanze dei residenti di dette strade espresse nel corso di numerose riunioni presso il Delegato del Sindaco per il Centro Storico; che, infatti, si è potuto constatare, nelle ore notturne, un abituale congestionamento del traffico – che si ripercuote negativamente sull’inquinamento acustico ed atmosferico –anche dovuto alla presenza all’interno dell’area interessata dal provvedimento, di forti attrattive turistico-ricettive – quali, ad esempio, la casa del Jazz – che richiamano una notevole affluenza di pubblico soprattutto durante gli spettacoli serali e notturni; che pertanto il provvedimento è mirato a eliminare gli effetti del fenomeno lamentato che genera problemi di transito, sicurezza e ordine pubblico; che, inoltre, le strade medesime si presentano anche come ambiti che necessitano una particolare tutela sotto il profilo storico e ambientale essendo immediatamente a ridosso delle Mura Aureliane e dei Bastioni del Sangallo."

Da sempre siamo favorevoli all'estensione di zone a traffico limitato, ma siamo stupiti della scelta: chi conosce la zona sa che è una delle più tranquille e meno trafficate del nostro quadrante della città.
La quiete dei pazienti dell'ospedale San Giovanni non fa chiudere via dell'Amba Aradam; l'"abituale congestionamento del traffico" in via Satrico non viene preso in considerazione; la forte attrattiva dei "tiramisu" non viene eliminata da limitazioni in via Albalonga; il tratto delle Mura Aureliane che delimita il IX municipio non va tutelato (anche se sta cadendo a pezzi).
Qualche maldicente sta mettendo in giro la voce che si tratti di un atto di rispetto per il riposo di una neoeletta, dopo mesi di stressante campagna elettorale.
In effetti è difficile sapere dove abiti la nuova Governatrice, quale delle sue acquisizioni immobiliari nella zona abbia eletto a residenza. Vorremmo saperne di più.

mercoledì 7 aprile 2010

Giovanna Marturano


Qualche giorno fa è stato festeggiato il compleanno di Giovanna Marturano: 98 anni spesi nella lotta per la libertà e per la democrazia.
Giovanna è la vedova di Pietro Grifone, sposato nel 1941 a Ventotene dove era stato confinato per le sue attività di propaganda antifascista.
Nata il 27 marzo del 1912, nel 1922 si trasferì a Roma dalla Sardegna con la famiglia, tutta fortemente coinvolta nella lotta antifascista: i fratelli furono condannati a lunghe pene detentive e anche lei fu arrestata, nel 1938.
Tornata a Roma dopo la liberazione del marito, collaborò con il Comitato pro-vittime politiche fino all’8 settembre 1943.
Nel settembre 1944 è tra le fondatrici dell’U.D.I. e partecipa a tutte
le lotte per le rivendicazioni delle donne.
Dopo la Liberazione è stata insignita della medaglia di bronzo al valor militare per il suo contributo alla Resistenza, avendo operato come staffetta all'interno delle Brigate Garibaldi.
Nel dopoguerra, dopo un'esperienza come archivista del gruppo parlamentare comunista della Camera dei Deputati sceglie di fare un lavoro di base prima come capo-cellula, poi come responsabile femminile della Sezione Latino-Metronio organizzando il
Comitato di Quartiere, di cui diventa la dirigente.

Dalla "Storia di Giovanna" (interessante resoconto della sua vita, con molte informazioni sulla storia del quartiere): "Il lavoro nel mio quartiere non fu facile, perché in esso convivevano famiglie con tradizioni fasciste e famiglie operaie. Era nato in piena campagna ed il fascismo aveva costruito case per piccoli gerarchi, quindi,
era abitato da famiglie convinte dell’ideologia fascista. Però, dal
momento che c’era una fabbrica di pentolame, diventata durante la
guerra fabbrica di armi, ed alcuni uffici di Cinecittà, nel quartiere
abitavano anche numerose famiglie operaie".
Da più di sessanta anni Giovanna vive e lotta nel nostro quartiere: AUGURI!!!

Comitato Parco Caffarella: nuove iniziative


Il Comitato per il Parco della Caffarella e l'Associazione culturale "Humus" annunciano nuove iniziative: dal 10 aprile (ore 14.30, Via Latina, Oratorio di San Giovanni in Oleo), riprendono le visite dedicate al patrimonio storico e naturalistico del IX Municipio; sabato 17 aprile, alle 17 e 30, "Festa degli aquiloni" a largo Tacchi Venturi.

sabato 3 aprile 2010

Pasquetta nel parco dell'Appia Antica


Dall'Archivio di Antonio Cederna, precursore dell'ambientalismo italiano e "padre del parco dell'Appia antica, proponiamo un video de "La Settimana Incom" del 3 aprile 1948: "Tradizioni italiane. La "pasquetta" a Roma"

La didascalia: la tradizionale pasquetta fuori porta; gruppi di ragazzi e un nucleo famigliare la trascorrono nel parco dell'Appia Antica (Filmato Istituto Luce S.p.A.)

venerdì 2 aprile 2010

Borghetto Latino


Grazie al bel blog "APPIO TUSCOLANO e zone limitrofe" possiamo vedere 8 foto del Borghetto Latino.
Segnalo un'altra gallery sull'argomento dal sito dell'Unità.
Il Borghetto era sorto negli anni trenta: un agglomerato di baracche lungo il corso della via Latina, all'altezza di via Mondaini. Le condizioni di vita erano difficili, ma, come spesso accade, era forte il senso di comunità.
Nel blog "inezie essenziali" Marina Pierani racconta la sua esperienza di insegnante al Borghetto, nella succursale del Plinio:
"Al Borghetto Latino si viveva in familiarità con l’antica Roma. Il paesaggio era quello di secoli e secoli indietro: campagna romana, placida e sonnolenta e l’acquedotto. Silenzio, qualche cane, i ragazzini e la costruzione arrangiata della scuola, una vecchia casa colonica.
Le madri dei ragazzini stendevano i panni sotto l’acquedotto e i figli ci giocavano a pallone. Portavano a scuola cocci romani raccolti tra l’erba dei prati. Arrivare la mattina al borghetto era come sbarcare su un altro mondo, un mondo più silenzioso, più intimo, più pulito anche. Gente non toccata dalla volgarità della città, in difficoltà ma senza delinquenza, gente tranquilla e fiduciosa."
L'organizzazione degli abitanti della baraccopoli era molto forte e costituì l'asse portante della combattiva Unione Borgate. E' rimasto famoso l'incendio di gran parte dell'intero “quartiere” appiccato, come forma di protesta, il 18 ottobre 1969.

Il Borghetto verrà definitivamente demolito il 21 maggio del 1981.
Per altre informazioni segnaliamo le pagine dedicate al Borrghetto dal sito della scuola media Mommsen.